NFT e Metaverso, sono due keywords sulla bocca di tutti negli ultimi mesi, ma ancora oggetti oscuri per i più. Oltre alle buzzwords c’è molto altro che trascende dal mero aspetto tecnologico per avventurarsi verso qualcosa di futuristico.

Anche se non siete degli appassionati del gaming o delle criptovalute, dovreste aver sentito parlare delle NFT e del Metaverso da quando Facebook ha definito i suoi grandiosi piani per la costruzione del proprio mondo virtuale, modificando addirittura il nome in Meta. Iniziamo cercando di dare due definizioni ben precise:

La tecnologia blockchain potrebbe l’asse portante del Metaverso, con asset NFT interoperabili che possono essere utilizzati in diversi metaversi. Il metaverso è una delle future evoluzioni del web, una componente del web3, basata su mondi virtuali persistenti e condivisi in cui le persone possono avere delle interazioni, tra di loro o con dei prodotti.

NFT, un fenomeno che parte dall’arte digitale

Tecnicamente gli NFT sono una serie di informazioni digitali custodite all’interno di una blockchain che conferiscono al possessore un diritto di proprietà certo (e quindi certificabile) di un bene digitale. L’NFT può essere quindi considerato quale una sorta di carta di identità digitale di un’opera creativa, o di un qualunque collectible, che prima di essere immessa sul mercato viene tokenizzata, ovvero viene generato un token che si collega all’oggetto digitale in questione tramite uno smart contract, rendendo così possibile la certificazione della sua autenticità e valore.

Andando oltre i tecnicismi, la differenza tra un token e un NFT (non fungibile token) non è poi così immediata. In una blockchain, i token fungibili sono criptovalute come Bitcoin (BTC). Non esiste differenza tra un Bitcoin minato nel 2015 con uno minato oggi. I token non fungibili invece sono unità di dati che rappresentano un bene digitale unico memorizzato e verificato sulla blockchain.

Se nel panorama Crypto il 2020 è stato l’anno della DeFi (Finanza Decentralizzata), il 2021 è stato quello degli NFT, i Non Fungible Token. Nati per il gaming come collectibles, gli NFT hanno acquisito sempre maggior popolarità nel mondo crypto, spaziando dalla Digital Art alla DeFi.

Una milestone è stata senza dubbio la pubblicazione di “Everydays – The First 5000 Days”, un’opera unica nella storia dell’arte digitale, creata in esclusiva per Christie’s nel febbraio 2021 attraverso il token di MakersPlace e che segna la prima vendita del lavoro di Beeple in una grande casa d’aste.

Il 2022 ha visto una vera e propria esplosione del mercato delle NFT sotto tutti i punti di vista. Oggi gli NFT sono usati da moltissimi importanti brands, dalle istituzioni finanziarie e dai governi, che hanno iniziato a fare qualcosa di più di semplici test utilizzandoli per progetti sulla Digital Identity.

Il Metaverso, realtà o mondo parallelo?

Sebbene esistano visioni potenzialmente contrastanti su come funzionerà il metaverso e quale sia la sua definizione univoca, su qualcosa c’è una netta convergenza: il metatarso sarà prossima grande evoluzione del web, che sancirà il passaggio dai siti web testuali e dagli ecosistemi spesso chiusi di oggi a spazi 3D condivisi e sovrapposti in cui gli utenti potranno interagire tra di loro e/o con i direttamente con i brand.

I sostenitori ritengono che il metaverso sarà utilizzato per un’ampia gamma di scopi, dalla socializzazione agli eventi, al gioco, allo shopping e persino al lavoro. Il metaverso non sarà un unico sito o piattaforma, ma piuttosto una serie di destinazioni online che supporteranno funzionalità e beni personalizzabili da utilizzare proprio come nella vita reale.

In questo contesto, gli NFT, ovvero beni digitali con scarsità programmata rappresentano uno strumento ideale per esercitare la proprietà di beni virtuali come gli oggetti del metaverso.

NFT e Metaverso: quale futuro aspettarsi?

Parte del motivo per cui il termine “metaverso” sembra così nebuloso in questo momento è che probabilmente è ancora lontano anni – almeno in una forma lucida e coesa. È ancora presto per i giochi crittografici e gli NFT, e le applicazioni decentralizzate basate sulla blockchain hanno ancora molta strada da fare prima di essere accessibili e abbastanza facili da usare per i consumatori tradizionali.

Ci vorranno anni per costruire l’infrastruttura del metaverso, per non parlare dell’interoperabilità tra le piattaforme, dell’aspetto regolatorio e di tutta la “tecnologia accessoria” necessaria per un’adozione di massa: VR, Laptop, AR e banda ne sono solo alcuni esempi.

Ci vorranno ancora 5 o 10 anni di attesa? Non lo sappiamo, ma siamo però certi che NFT e Metaverso diverranno un fenomeno mainstream.

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