Che cosa si intende per Digital Identity e che possibilità ci offre con il Web3? Con i rapidi progressi dell’infrastruttura di Internet, l’identità digitale sarà una delle aree in cui avverranno i maggiori cambiamenti nel prossimo futuro. Il Web3 e il Metaverso hanno bisogno di un sistema di gestione delle identità decentralizzato che parallelamente garantisca la sicurezza dell’identità dei suoi utenti e che possa essere un enabler per massimizzare la customer experience.

Abbiamo già visto come il Web3 cambierà il modo in cui interagiamo online. Rispetto al Web2, il Web3 si presenta come un miglioramento, soprattutto alla luce dei cambiamenti significativi che apporta all’infrastruttura tecnica sottostante. La terza generazione del Web si avvale di un sistema avanzato di metadati. Questa versione viene anche definita web semantico, che rende i dati comprensibili agli umani, ma anche alle macchine.

Digital Identity: benefici

Un Web3ID può dare agli utenti il pieno controllo e la proprietà della loro identità digitale. L’effetto è una tecnologia rivoluzionaria che migliora la sicurezza, l’efficienza e la privacy di individui, sviluppatori e organizzazioni. Immaginate per un attimo il seguente scenario e vi accorgerete velocemente degli enormi benefici che la Digital Identity, legata al cambiamento epocale dell’infrastruttura del protocollo internet, possa offrire all’intero ecosistema web. 

Un’unica porta d’ingresso al web, tramite autenticazione con un wallet estensione browser. Siete loggati nel metatarso e potrete interagire con qualsiasi sito o applicazione senza dover inserire nuovamente le vostre credenziali. La vostra Digital Identity è legata ad una serie di vostri dati, che deciderete di volta in volta, a seconda dell’app che utilizzerete, use esporli o meno, avendone sempre un controllo diretto tramite la vostra private key. Le azioni effettuati tramite la vostra Digital Identity saranno riconosciute da tutti in quanto il processo di validazione è basato su Blockchain ed è incontrovertibile. Le organizzazioni potranno  verificare istantaneamente i dati privati e personali dei loro utenti, senza doverli memorizzare, inoltre una minore quantità di dati archiviati ridurrà il rischio di essere presi di mira da attacchi informatici. Anche lato sviluppo, i benefici saranno molteplici, semplicità sarà la parola d’ordine. Niente più autenticazione con email e password e nessuna richiesta di dati.

Digital Identity: un cambio di paradigma

Il concetto di base è semplice: Internet è stato creato senza un livello di identità nativo per le persone e per questo motivo, la questione della Digital Identity è stata relegata ai siti web e alle applicazioni, creando sovrapposizioni ed inefficienze.

Questo approccio a blocchi poteva essere appropriato per i primi tempi di Internet, ma con miliardi di persone ora online, i suoi svantaggi stanno diventando sempre più evidenti. Nomi utente e password continuano a essere il paradigma dominante, nonostante sia stato ripetutamente dimostrato che si tratta di un modello insicuro. L’affermarsi del Web3 e delle sue features, ha portato a una rinnovata enfasi sulla creazione di sistemi di identità digitale. Sebbene l’identità decentralizzata (DID) sia stata un argomento largamente trascurato rispetto a DeFi, NFT e DAO, ora l’esigenza è concreta. Se creiamo un livello di identità condiviso, flessibile e resiliente, possiamo sbloccare drasticamente il ritmo dell’innovazione creando uno spazio di progettazione più ampio e più facilmente scalabile.

Mailing List

Community

Discussioni e casi reali d’applicazione di quanto hai appena letto nell’articolo. Mettiti alla prova e inizia il tuo percorso sul Web3.